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Napoli, stazione Duomo: la metro d'arte più bella del mondo

Ci sono voluti 18 anni di scavi e, tra polemiche e impedimenti a causa anche del ritrovamento di reperti storici di eccezionale valore durante i lavori, sembra che si stia arrivando finalmente alla conclusione…la metro d’arte più bella del mondo sarà aperta dal 2019. 

Sarà una nuova fermata della Metro1 di Napoli, la Metro Duomo, congiungerà Università e Municipio e sarà posizionata esattamente al centro di Piazza Nicola Amore, meglio conosciuta dai napoletani come "Quattro Palazzi" per la presenza di quattro edifici identici. Fornirà un rapido accesso al cuore antico della città, i Decumani, collegando ulteriormente il centro storico di Napoli. 

 

Ridotta rispetto al progetto iniziale, anche per cercare di limitare l’impatto visivo rispetto agli Edifici di piazza Nicola Amore e rendere la piazza armoniosa, la nuova metro sarà caratterizzata da una grossa cupola di vetro dalla quale vi si accederà e, grazie a dei pannelli retroilluminati  si avrà la sensazione di passare attraverso le diverse ore della giornata, sarà come fare una passeggiata nel tempo e nello spazio.

Ecco in anteprima come sarà la nuova metro di Napoli

La cupola in acciaio corten e vetro, sarà evidenziata dal disegno della ripavimentazione della piazza, e da qui si potrà vedere l’area archeologica, organizzata in un’area musealizzata attraverso due travi-pareti in vetro, collegate con il piano sottostante di ingresso alla Metro. I reperti archeologici, in questo modo, saranno illuminati dalla luce naturale che filtrerà dalla cupola vetrata.

Il punto di forza del progetto è proprio l’illuminazione. Fuksas, l’architetto autore del progetto insieme a Doriana Mandrelli, ha pensato di rendere l’esperienza del viaggio in metro indimenticabile: esagoni intagliati nei pannelli di rivestimento, che si troveranno dal piano di arrivo degli ascensori e lungo le discese delle scale mobili fino alla banchina di attesa dei treni, accompagneranno il viaggiatore in un “percorso sensoriale”

Scendere sotto terra è sempre un’esperienza che comporta ansia”, ha affermato Fuksas, “Noi abbiamo previsto che si possa vedere la luce del giorno attraverso la cupola trasparente sotto la quale c’è il tempio. Nel piano sottostante, si vedono ancora il cielo e i palazzi di piazza Nicola Amore attraverso una trave scoperta, fissa nel vetro. Ancora più sotto si trovano le banchine, lungo le quali sono montati una serie di pannelli retroilluminati. È come una passeggiata lungo le ore della giornata: i colori cambiano, si va dal celeste chiaro all’arancio del tramonto e oltre, alla notte. È quasi la passeggiata di un astronauta che vede la terra dalla luna e osserva le fasi del giorno che si susseguono". 

Ma ci pensate? Nella nuova metro napoletana, i colori cambieranno a seconda delle ore della giornata combinando dal celeste chiaro all’arancio del tramonto ed oltre dal crepuscolo alla notte… nulla di più lontano dai colori metallici a cui siamo abituati, vero?

Andare in metro sarà suggestivo e non vediamo l’ora di vedere la cupola illuminata proprio lì, al centro di Piazza Nicola Amore. Nella piazza, da un lato continueranno a circolare le automobili, dall’altro l’area sarà pedonalizzata con la presenza di panchine.

Insomma, sembra di essere arrivati alle battute finali per questo progetto e chissà se davvero questa nuova Metro d’arte, riuscirà a soffiare il titolo alla Metro di Napoli Toledo, l’attuale stazione metropolitana più bella d’Europa? Staremo a vedere.

Letizia Ferro ,20 novembre 2018

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