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Le mete sconsigliate

Vi abbiamo già parlato di dove non andare in vacanza, concentrandoci sull’Africa e il Medio Oriente. Continuiamo quindi la nostra rubrica segnalandovi le mete sconsigliate del continente americano, segnalando quindi anche le zone dei Paesi dove la Farnesina consiglia di non recarsi o di prestare particolare attenzione. Ovviamente ci sono sempre posti più pericolosi all’interno di uno Stato, qui ci limiteremo a indicare quelli dove realmente la situazione è degna di nota.

Cile: A causa della presenza di campi minati, anche se debitamente segnalati, si sconsiglia di avventurarsi a nord nelle zone di confine con Bolivia e Perù ed in quelle montagnose al confine con l’Argentina, se non accompagnati da una guida locale. Campi minati si trovano anche all’estremo sud del Paese, nella zona di Bahía Azul dell’Isla Grande de la Tierra del Fuego, nonché, ancora più a sud, nelle seguenti isole: Isla Nueva, Isla Picton, Isla Deceit, Isla Freycinet e Isla Hornos. Si mantiene l’allerta gialla preventiva nella zona circostante il vulcano Villarica (Regione dell’Araucania) e precisamente nelle zone di Pucon, Villarica e Curarrehue. L’area di pericolo è stata circoscritta a un raggio di 3 Km dal cratere in attività. Nella zona di esclusione rientrano le seguenti località: Riserva di CONAF e San Cristobal nel Comune di Pucon e Los Cajones nel Comune di Panguipulli. Le Autorità locali hanno comunque deciso di proibire, come misura di controllo e prevenzione, l’acceso ai non residenti all’area compresa in un raggio di 3 Km dal cratere del Vulcano Villarica.

Bolivia: Si raccomanda di evitare luoghi di eventuali manifestazioni od assembramenti che potrebbero improvvisamente degenerare, tenendosi informati sulla situazione anche attraverso gli organi d’informazione locali ed internazionali. Si raccomanda inoltre di evitare spostamenti non necessari, soprattutto la sera. È in costante aumento la micro criminalità, specialmente nelle maggiori città anche nei quartieri centrali e durante le ore diurne. Va adottata particolare attenzione per i molti casi di furto di denaro e documenti che avvengono sui mezzi pubblici che effettuano la tratta da e per La Paz-Oruro-Salar de Uyuni.  Si consiglia, infine, di evitare in ogni caso viaggi individuali se non ben organizzati con compagnie turistiche di provata affidabilità. Si sconsigliano viaggi nella zona di frontiera con il Cile fuori dalle strade pubbliche, lungo i sentieri ed i valichi di confine ufficiali per la possibile presenza di mine. È opportuno evitare anche la regione del “Chapare” dove il programma di eliminazione delle piantagioni di coca può provocare scontri tra le forze dell'ordine ed i coltivatori. La valle delle “Yungas” (da La Paz a Coroico), i circuito verso “Rurrenabaque”, nonché l'adiacente regione della foresta vergine, meta di gran numero di turisti, hanno visto un incremento di furti ed aggressioni. Si consiglia, pertanto, di visitare questi luoghi possibilmente in gruppo. Si consiglia inoltre molta prudenza nel visitare alcune aree più sensibili, come le zone minerarie, quelle isolate dell’Altopiano andino, nonché le aree rurali del Dipartimento di S.Cruz e Pando. Particolare cautela va inoltre adottata se si intende visitare le località di Muela del Diablo e Palca vicino a La Paz in quanto si sono verificate rapine a mano armata.

Brasile: E' molto pericoloso visitare le zone periferiche delle grandi città ed in particolare le cosiddette "favelas". Le grandi città (San Paolo, Rio de Janeiro, Fortaleza, Recife Salvador ecc.) richiedono cautela a causa della diffusa delinquenza di strada e nelle spiagge (furti e rapine), che prende di mira prevalentemente turisti a volte anche in ore diurne ed in luoghi centrali, incluse le zone prossime ai grandi alberghi e le stesse spiagge. Possono verificarsi anche sequestri lampo per estorsione. Si ricorda che vi sono alcuni periodi dell’anno che richiedono una particolare attenzione. In alcune città (Rio de Janeiro, Salvador, San Paolo, Recife) deve essere adottata particolare cautela nel periodo di Carnevale. Accanto ad eventi culturali e festivi di grande rilievo e bellezza si possono verificare atti di delinquenza a danno dei turisti. In generale, il trasporto in taxi é più sicuro ed é preferibile all'uso dei mezzi pubblici. Il resto del Brasile può essere visitato adottando le normali precauzioni.

Perù: La zona denominata VRAEM (Valle de los Rios Apurimac Ene e Mantaro), esterna ai normali percorsi turistici, è interessata da fenomeni residuali di narco-guerriglia. Sono vivamente sconsigliati i viaggi nell’area. Per la stessa ragione sono sconsigliati i viaggi nella zona amazzonica in prossimità della frontiera con la Colombia, in particolare lungo il fiume Putaumayo, e nella regione di Huanuco. Il fenomeno dei sequestri, anche a danno di stranieri, è presente, soprattutto nelle zone rurali del Paese. E’, pertanto, opportuno adottare comportamenti di massima cautela. Sussiste, inoltre, un elevato tasso di criminalità comune che, a seconda delle città e dei diversi quartieri della Capitale, ha fatto registrare molteplici aggressioni.Al riguardo a Lima, pur essendo venuto meno negli ultimi anni il rischio di attentati di matrice terroristica, è molto alta l’incidenza della criminalità comune, che spesso agisce in forma organizzata. Risultano particolarmente a rischio le aree periferiche, il centro storico della città e la zona portuale del Callao (da evitare soprattutto la sera). È preferibile scegliere alberghi situati nei quartieri residenziali di San Isidro o Miraflores, che garantiscono accettabili standard di sicurezza.

Ecuador: Il vulcano Tungurahua, situato a 140 km  dalla capitale, nella zona turistica di Baños, ha ripreso l’attivita’ eruttiva con fuoriuscita di gas, lava e ceneri. In relazione al fenomeno del Niño, che si prevede si abbatterà con forza sull’Ecuador nei prossimi mesi, è stata  dichiarata l’allerta gialla e lo stato di emergenza in 17 province: Azuay, Bolívar, Cañar, Carchi, Chimborazo, Cotopaxi, El Oro, Esmeraldas, Guayas, Imbabura, Loja, Los Ríos, Manabí, Pichincha, Santa Elena, Santo Domingo de los Tsáchilas y Galápagos.

Colombia: Il Paese è tuttora caratterizzato da alti indici di violenza soprattutto connessi all’attività di gruppi armati illegali di ispirazione politica (FARC, ELN, formazioni paramilitari) e alla criminalità comune individuale ed organizzata (narco-trafficanti, ecc.). I dati statistici indicano un graduale miglioramento della situazione ma permangono costanti il numero di omicidi e sequestri. L’attività della guerriglia, soprattutto contro obiettivi militari, continua tuttavia in numerose aree rurali del Paese ed è incrementata notevolmente nell’ultimo mese, a seguito dell’interruzione, dopo 5 mesi, della tregua unilaterale delle FARC. Si segnalano in questo contesto diversi attacchi delle FARC contro oleodotti e centrali elettriche nei Dipartimenti di Putumayo, Nariño, Caquetá, Norte de Santander e Valle del Cauca, che hanno lasciato decine di migliaia di persone senza elettricità per diversi giorni ed interrotto in alcuni casi anche le forniture di acqua a causa di riversamenti di greggio nella rete idrica. Negli ultimi mesi si sono inoltre verificate nella capitale Bogotà diverse esplosioni causate da ordigni rudimentali (da ultimo il 2 luglio scorso, rivolte a due edifici dell’ente previdenziale Porvenir), che hanno provocato alcuni feriti e danni lievi. Si sconsiglia di effettuare viaggi individuali e non organizzati (se non per motivi di lavoro) nelle zone remote della Colombia e zone rurali al confine con l’Ecuador (Nariño, Putumayo, Cauca, Caquetá) e con il Venezuela (Arauca, Norte de Santander, Cesar).Precarie sono le condizioni di sicurezza anche in altre zone del Paese quali: l’Urabá antioqueño, il Parque Nacional de La Macarena (Dipartimento del Meta) e la regione geografica del Magdalena Medio. Sconsigliato anche recarsi a Buenaventura (Dipartimento del Valle), dove si trova il maggior porto colombiano della costa del Pacifico. In tutte le principali città (Bogotà, Medellìn, Cali, Barranquilla, Bucaramanga e Cùcuta), ci sono quartieri in cui bisogna adottare particolare prudenza, mentre i quartieri residenziali sono significativamente più sicuri anche per l’elevata protezione delle forze dell’ordine. Oltre alla criminalità comune non possono essere esclusi sporadici episodi di terrorismo legati all’attività delle FARC, anche se ufficialmente esse hanno bandito tale forma di lotta dalla loro strategia militare.

Venezuela: La situazione di sicurezza nel Paese risulta estremamente precaria, con fenomeni di criminalità largamente diffusi (aggressioni, anche violente, a scopo di rapina). Particolarmente interessate da tali fenomeni sono la città di Caracas (dove è pericoloso anche il tragitto che conduce dall’aeroporto al centro città, che si sconsiglia di percorrere durante le ore notturne) e le principali città del Paese. Anche nell’isola di Margarita, importante meta turistica, si è registrato negli ultimi tempi un netto peggioramento delle condizioni di sicurezza con gravi episodi di criminalità che hanno visto coinvolti anche cittadini stranieri. Si raccomanda la massima cautela in tutti gli spostamenti nel Paese, tenendosi lontano da ogni assembramento ed evitando, in particolare, i luoghi dove sono previste manifestazioni di protesta, mantenendosi sempre aggiornati sugli avvenimenti in corso. Da anni nel paese si verificano numerosi sequestri di persona a scopo di estorsione, anche a danno di stranieri e di cittadini italiani residenti. Tale fenomeno è particolarmente diffuso nelle zone al confine con la Colombia (Stati di Zulia, Táchira ed Apure), e, in diversa misura, in molte aree del Paese, compresa la capitale, dove assumono spesso la forma di “sequestri lampo” a scopo di estorsione. Si consiglia quindi di utilizzare i servizi di sicurezza privata reperibili in loco. Tutte le zone di frontiera con la Colombia sono interessate da preoccupanti fenomeni di criminalità legati spesso al narcotraffico organizzato. Il 21 agosto scorso le Autorità venezuelane hanno imposto lo stato d’emergenza in diversi Comuni lungo il confine con la Colombia, in prossimità dei passaggi frontalieri di S.Antonio del Táchira e Ureña (Táchira) e di Paraguachón (Zulia), che sono temporaneamente chiusi. Si sconsigliano pertanto viaggi in tali zone. Molte zone (barrios o ranchos) delle principali città, compresa Caracas e l’isola Margarita, sono soggette a frequenti atti di criminalità, anche violenti, e quindi ritenute pericolose, presentando precarie condizioni di sicurezza, soprattutto nelle ore notturne.

Guyana: Si consiglia di evitare le zone di Stabroek Market e Tiger Bay e tutta l’area sud di Georgetown per l’alto tasso di criminalità. Cautela va prestata nella città di Georgetown con particolari accorgimenti nell’area intorno alla S. George Cathedral; nella costa est di Demerara, (soprattutto nelle vicinanze dei villaggi Buxton, Friendship e Annandale); nella zona lungo il confine col Brasile.

St. Vincent e Grenadine: E' alto il rischio di atti di pirateria a danno di diportisti nelle acque delle isole prospicienti il Venezuela. Si segnala la pericolosità dell'isola di St.Vincent dove la delinquenza, che sta assumendo dimensioni preoccupanti, si rivolge anche contro i turisti stranieri, fatti oggetto di assalti a scopo di rapina. In particolare si sono registrati atti di pirateria, a volte conclusisi tragicamente, di cui sono state vittime turisti stranieri che ancoravano i propri natanti nella Baia di Cumberland (St.Vincent). A danno di stranieri sono inoltre stati segnalati casi di estorsione in cui è risultata la non estraneità di addetti alla sicurezza.

Giamaica: La Capitale Kingston presenta un alto rischio soprattutto per la presenza di gruppi criminali (gang) che controllano principalmente il traffico di stupefacenti. Si sconsiglia di visitare i quartieri di: West Kingston, Grant’s Pen, August Town, Harbour View e Spanish Town. In ogni caso si sconsiglia di camminare in zone isolate. E’ possibile comunque visitarla con escursioni preparate dai tour operator. La zona di New Kingston e le aree residenziali sono tranquille ed è vivace la vita notturna. Si sconsiglia di visitare Spanish Town. Si consiglia di non utilizzare mezzi di trasporto pubblici e soprattutto di evitarli durante la notte.

Repubblica Dominicana: Si assiste ad una recrudescenza di episodi di criminalità comune (furti, scippi e alcuni casi di aggressione) a danno dei turisti, in particolare a Santo Domingo, Santiago, Boca Chica, Juan Dolio, Samanà-Las Terrenas e Puerto Plata. Si raccomanda, pertanto, di adottare durante il soggiorno misure di cautela e precauzione negli spostamenti. Negli ultimi tempi si sono registrati anche alcuni casi di sequestro di persona a scopo di estorsione. Nella Capitale e nelle altre principali città del Paese occorre adottare alcune comuni misure precauzionali, come evitare di circolare, soprattutto a piedi ed in ore notturne, in luoghi isolati. A causa degli episodi di violenza che hanno recentemente anche interessato vari cittadini italiani presenti nell'area di Boca Chica, si raccomanda di evitare la zona, o comunque di adottarvi comportamenti ispirati alla massima cautela, anche nella scelta dei locali (bar, ristoranti, intrattenimenti musicali o danzanti); stessa raccomandazione vale anche, in certa misura, per l’area di Juan Dolio.

Haiti: Si raccomanda di effettuare viaggi nel Paese soltanto se ritenuti necessari.

Panama: Si raccomanda di evitare del tutto i quartieri periferici della capitale e delle grandi città cosìcome le zone poco illuminate o comunque fuori dai tradizionali circuiti turistici. Si sconsiglia inoltre di effettuare viaggi e spostamenti nella parte orientale della provincia del Darién (zona di confine con la Colombia), dove risulterebbero ancora presenti residui gruppi di guerriglieri e paramilitari colombiani; nei quartieri popolari della capitale quali Curundù, Chorrillo, San Miguelito e la zona di Vera Cruz, nel quartiere di Playita nella città di Colón e nelle periferie delle città più grandi. Si raccomanda di esercitare la massima cautela anche negli spostamenti nel centro e nella zona portuale di Colon.

Nicaragua: Il nord del Paese e la costa atlantica possono essere visitati adottando particolari cautele. In particolare, si suggerisce di prendere le dovute precauzione in caso di viaggi: -nel “Triángulo Minero”, zona montagnosa ai confini con l’Honduras, che comprende le città di Rosita, Bonanza e Siuna; -in tutti i quartieri dislocati nelle adiacenze del lago di Managua (vecchio centro città), tra le quali la zona denominata “Malecon”; - nei cosiddetti “barrios” quartieri popolari e densamente popolati disseminati in tutta la città (es. in particolare Carretera Norte, barrio Dimitrov) ed in generale nei quartieri periferici non residenziali, nei quali si sconsiglia di recarsi soprattutto in ore serali e notturne; -nella zona del “Mercado Oriental” di Managua (assolutamente da evitare) ed in generale negli altri mercati della capitale Nella capitale Managua sono presenti numerosi quartieri abitati da una popolazione che vive in stato di grande povertà, nei quali sono frequenti i fenomeni delinquenziali.

Honduras: A causa del continuo, costante aumento della criminalità e degli omicidi, si raccomanda la massima prudenza, al di fuori delle zone tipicamente turistiche di Roatan e dei Parchi Nazionali. Recentemente a Copan, ove si trova il famoso parco archeologico Maya, si sono verificati alcuni gravi episodi criminali. Il tasso di violenza in Honduras è uno dei più alti del continente americano, con un numero annuo di omicidi di 87 per centomila abitanti, con punte di 135 a San Pedro Sula, seconda città del Paese e di oltre 80 a Tegucigalpa. Si calcola che vi sia nel Paese circa un milione di armi leggere. Molto diffusi, accanto alla microcriminalità, i sequestri di persona e le attività delle bande di delinquenti giovanili (“maras”). Nella capitale e negli altri centri urbani dell’Honduras, la concentrazione dei reati riguarda principalmente i quartieri più poveri e marginali, tra cui il centro di Tegucigalpa e la città “gemella” di Comayaguela. Tra le zone di cautela si segnalano:  la città di San Pedro Sula, principale centro industriale del Paese e tutta la costa atlantica, con l'esclusione del dipartimento di Gracias a Dios (la mosquitia), al confine con il Nicaragua, dove la violenza è molto diffusa; le zone di frontiera con i Paesi limitrofi (El Salvador e Guatemala) dove è diffuso il  brigantaggio; il percorso tra l’aeroporto e la città di San Pedro Sula dove sono state segnalate, con una certa frequenza, anche rapine a mano armata a danno di viaggiatori.Si consiglia di prestare attenzione anche nel corso delle visite alle isole della Bahia, Roatan, Utila e Guanaja.  I parchi naturali di Cuero y Salado e di Lancetilla nei pressi delle città di Tela e di La Ceiba, le spiagge di Trujillo, i centri di Santa Rosa di Copan, di Yuscaran e di Comayagua possono essere visitati senza particolari  pericoli;

El Salvador: La criminalità comune ed organizzata è molto elevata in tutto il Paese. Gli atti criminali vengono perpetrati soprattutto da bande giovanili armate (le cosiddette "maras") su tutto il territorio nazionale e colpiscono indistintamente salvadoregni e stranieri.  Oltre agli atti criminali in crescita’ in particolare nei confronti delle forze dell’ordine, della magistratura ed addetti al trasporto pubblico, sono in aumento numerosi gravi reati (rapine a mano armata, violenza sessuale, traffico di droga) in questi ultimi mesi si è raggiunto il numero di 40-50 omicidi al giorno. Si consiglia di prestare la massima attenzione e di evitare di fornire informazioni personali a persone sconosciute. Particolare attenzione va prestata quando ci si trovi nel traffico, poiché frequenti sono assalti a mano armata ad autoveicoli fermi al semaforo o comunque in transito, in qualunque zona della città, mentre il sequestro di persona è più mirato, anche se può essere provocato dalla sola esibizione di denaro involontaria in qualunque luogo pubblico. Gli spostamenti notturni sono, ove possibile, da evitare In caso di assalto si consiglia vivamente di consegnare denaro ed oggetti di valore, evitando qualunque tentativo di difesa che potrebbe causare una reazione violenta da parte degli assaltanti.  Si invitano pertanto i connazionali alla massima prudenza durante la loro permanenza nel Paese. Si consiglia, altresì, di visitare il Paese con viaggi organizzati, di muoversi in gruppo e di comunicare il proprio arrivo all’Ambasciata d’Italia in El Salvador.  E' sconsigliato spostarsi a piedi in qualsiasi zona della Capitale così come negli altri maggiori centri urbani del Paese. Tutte le zone sono considerate a rischio ma soprattutto il centro storico della capitale. Occorre in generale prestare la massima cautela in tutte le altre aree più isolate e con scarsa presenza delle forze dell’ordine. 

Guatemala: Nel Paese si registra sempre un alto indice di violenza con criminalità diffusa (omicidi, rapine a mano armata, violenze sessuali e sequestri ai fini di estorsione), con maggiore incidenza nella capitale. Si consiglia di osservare la massima prudenza e di seguire le dovute precauzioni nelle aree rurali, anche ad Atitlàn e ad Antigua, zone ad elevata frequentazione turistica. Si raccomanda cautela nella visita dei siti archeologici Maya a causa rapine a mano armata contro pullman di turisti, lungo il percorso dalla città di Flores al sito archeologico di Tikal, sebbene sia stata istituita la Polizia di Sostegno al Turista, per tentare di limitare i furti. In generale, a causa dei ricorrenti casi di assalti armati ai danni dei conducenti e dei passeggeri si sconsiglia l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. In tutto il Paese si registra un costante aumento della criminalità, in particolare nelle zone turistiche, con aggressioni e rapine a danno sia di turisti che di locali. Specifica attenzione va prestata a: Antigua, lago di Atitlán e zone limitrofe, Tikal Chichicastenango, Panajachel, Quiriguá, a nord-ovest lungo il confine messicano, Ixcan, Izabal e aree limitrofe. A Città del Guatemala, occorre prestare particolare cautela, in generale e in particolare nelle aree: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 17, 18, 19 e 21. Si consiglia di alloggiare in alberghi di categoria internazionale situati nelle zone 9, 10 e 14.

Messico: Si consiglia per il momento di evitare i viaggi, se non strettamente necessari, nello Stato di Jalisco a causa del peggioramento della situazione di sicurezza. In questa zona hanno avuto luogo nel maggio 2015 gravi episodi di violenza tra cartelli del narcotraffico e le Forze Federali, che hanno interessato anche le principali città della zona (Guadalajara, Puerto Vallarta). Alcuni strascichi di violenza hanno interessato anche gli Stati limitrofi, tra cui Colima. Si raccomanda di evitare i viaggi nello Stato di Guerrero a causa delle tensioni, tuttora persistenti, dovute ai noti fatti di Iguala (settembre 2014). Tale situazione ha dato origine a numerose manifestazioni di protesta, non limitate allo Stato di Guerrero ma estese a tutta la Repubblica, compresa la capitale, che continuano ad avere luogo periodicamente malgrado siano trascorse diverse settimane dai fatti in questione e che potrebbero sfociare in episodi violenti. Si consiglia quindi di evitare zone di assembramento nei pressi di tali manifestazioni. Si segnalano poi altri due Stati della Federazione in cui la situazione di sicurezza continua ad essere problematica e nei quali si raccomanda di evitare i  viaggi, se non indispensabili: lo Stato di Michoacan, teatro negli ultimi mesi di scontri tra cartelli rivali ed i cosiddetti gruppi di autodifesa, truppe cittadine auto-armatesi per difendere le proprie comunità, e lo Stato di Tamaulipas dove in alcuni municipi si sono registrati violenti scontri a fuoco tra soldati e membri di gruppi criminali. Si raccomanda inoltre di limitare i viaggi, se non strettamente necessari, nell’Estado de Mexico a causa del continuo deterioramento della situazione di sicurezza in questa zona del Paese, in cui si sono registrati aumenti dei crimini più efferati (sequestri, assalti e omicidi). Si segnala che si sono registrati casi di assalto, ai fini di furto, ai pullman, in particolare di notte, sia su trasporti pubblici che turistici in alcuni altri Stati del Messico (Chiapas, Jalisco, México DF e Veracruz). Si raccomanda quindi massima attenzione in caso di viaggi anche nei seguenti Stati: Sinaloa, Sonora, Nuevo Leon, Coahuila, Zacatecas e San Luis Potosi’. Cittá del Messico: come ogni grande metropoli, nella capitale si verificano furti e rapine, in particolare nei luoghi affollati della città (terminal di autobus, metropolitane, stazioni e mercati). Anche se in diminuzione, rimangono frequenti i sequestri a bordo di taxi non riconosciuti, per cui si consiglia di utilizzare esclusivamente taxi su prenotazione dell’albergo o del ristorante. Si consiglia di evitare di circolare a piedi nelle ore notturne e in zone appartate o poco affollate e di non indossare gioielli e beni di lusso.. I quartieri da evitare sono Naculpan, Ecatepec, Tepito, il centro Storico (solo nelle ore notturne). Penisola dello Yucatan: si tratta di una zona di grande afflusso turistico in cui si sono registrati, anche nelle ore diurne, episodi di criminalità comune nei confronti di turisti (furti di denaro, documenti e biglietti aerei), in taluni casi anche con aggressione e violenza fisica o sessuale. Si consiglia quindi al turista di prestare particolare attenzione e di adottare opportune cautele per conservare i propri documenti e mezzi di pagamento. Si consiglia, inoltre, di non recarsi in zone isolate o percorrere sentieri poco battuti mantenendosi nei luoghi più frequentati (spiagge sorvegliate degli hotel, principali ristoranti, bar, discoteche).

Chiapas: sono state segnalate in passato rapine a danno di stranieri o semplici richieste di “pedaggi” nell’attraversamento di comunità rurali. È in ogni caso preferibile non avventurarsi fuori delle strade statali. Alcune popolazioni indigene, non vedono di buon occhio la presenza di stranieri, a volte irrispettosi degli usi e delle tradizioni locali. Si consiglia di non scattare fotografie senza avere ottenuto il necessario permesso.

Queste sono le mete sconsigliate del continente americano, o più precisamente le zone sconsigliate. Consultate sempre il sito della Farnesina per monitorare l’evolversi della situazione

DLT Travel ,06 aprile 2016

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